Marina La Rosa difende Clemente Russo “I gay dovrebbero smetterla di fare le vittime”

Sedici anni dopo la sua partecipazione al primo Grande Fratello, Marina La Rosa torna a far parlare di se con queste dichiarazioni infelici.

 

marina

 

Sono passati sedici anni da quando il pubblico le affibiò il nomignolo di  Gatta Morta per via degli atteggiamenti che all’nterno della casa aveva avuto con l’ormai scomparso, ma mai dimenticato, Pietro Taricone. Ormai lontana dal piccolo schermo, Marina però ha pensato bene di tornare a far parlare di sé. Ha infatti inviato una lettera alla redazione di Dagospia per difendere Clemente Russo. Come se non fosse abbastanza grande per difendersi.

Questo le sue parole:

Ho difeso Clemente Russo, ma non sulla questione del ‘friariello’. In tutta sincerità, penso che i gay debbano farla finita con questo vittimismo. Non se ne può davvero più. Questo continuo dire: ‘Sono gay e mi stanno trattando male’ sta diventando stucchevole e persino controproducente. Più si ha questo atteggiamento, più esisterà l’omofobia. Tornando a Clemente, penso che il suo caso non c’entri nulla con l’omofobia.

Ha dato del friariello a Bosco, ma l’ha fatto per scherzo. Anche io chiamo i miei amici gay in un modo piuttosto colorato, così come chiamo anche le mie sorelle. Clemente Russo non sa neanche cosa sia l’omofobia, e posso dirle la verità? Nella casa questi ‘vip’ non hanno contenuti che vadano oltre le paillettes di Valeria Marini, e gli autori dovevano inventarsi qualcosa. Questa situazione, per loro, è stata un miraggio. Mi riferisco agli autori, ovviamente. Con la mia lettera volevo solamente dire che la tv è fatta di nulla e si sono attaccati a questa stupidaggine per far uscire il pugile”.

Adesso mia cara Marina, penso che tu come, il caro, Clemente abbiate problemi seri nel capire che non è tanto la parola “friariello” di per sè che ha dato fastidio. Perchè anch’io chiamo i miei amici in modo colorito come dici tu. La differenza è che loro ne capiscono il significato e rispondono come meglio credono. Dire invece ad un ragazzo che “o’ friariell” è una verdura, una cosa dolce, simpatica e poi in assenza del diretto interessato dire :”A Napoli o’ friariell è nu fru fru ma non lo dite a Bosco“, beh penso che ci sia una netta differenza.

Io personalmente nella vita di tutti i giorni non mi sento presa di mira da nessuno, nonostante l’omofobia che si respira nell’aria, ed è appunto per questo motivo che quando venne fuori tutto il casino di Clemente fuì la prima a dire “Bosco non piangere davanti a tutta Italia” perchè la gente che già di suo è limitata mentalmente pensa che noi, piccoli Calimeri, ci appoggiamo ad ogni situazione utile per fare “pena”. Non si risponde alla cattiveria con la cattiveria, ma Bosco avrebbe semplicemente dovuto ridergli in faccia perchè a questa gente si può rispondere solo così.

Detto ciò, probabilmente alla gatta morta mancano le luci della ribalta e ha deciso di tornare a far parlare di sé in questo modo molto meschino, la prossima volta inventatene un’altra.

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Ro Sy

 

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