Bosnia Pride, finalmente anche Sarajevo

Bosnia Pride, finalmente anche Sarajevo

Sotto il murales “remembering Srebrenica“, memoriale dedicato all’attentato del 1995, sfilano duemila ragazzi e ragazze in nome della libertà. Sarajevo era l’ultima capitale dei Balcani a non aver ospitato un gay pride. Era da un anno e mezzo che gli organizzatori stavano mettendo a punto questa giornata, rendendola il più colorata e festosa possibile.

Tante donne, soprattutto in testa al corteo, ma non mancano nemmeno ragazzi, coppie e stranieri. Per entrare è necessario un braccialetto viola al polso, controlli più serrati e una gincana fra i tornelli, ma una volta all’interno si può dare il via alle danze!

Esme ha 18 anni, è nata e cresciuta a Sarajevo, ha in mano un cartello: “Voglio la libertà“.

Questa giornata significa tante cose. Siamo qui per avere un futuro migliore, per fare la differenza. Le persone Lgbt possono avere problemi, a volte anche solo se prendono per mano o baciano il proprio partner in un bar. Per questo a scuola si nascondono“.

Ma c’è anche chi arriva direttamente da Londra, come Elisabeth, venuta a commemorare “un passo importante per la Bosnia”. Le parole di Dajana, una delle organizzatrici, sono un po’ il riassunto di tutte le bandiere svolazzanti sulle spalle del corteo alle sue spalle: “Per noi è importante aver potuto fare questa marcia. Sul palco abbiamo parlato delle discriminazioni quotidiane che subiscono le persone Lgbt. È un passo avanti: per la prima volta sperimentiamo il diritto di manifestare. In questo modo i problemi saranno più visibili e le Istituzioni saranno più attente verso i nostri bisogni“.

 

Purtroppo, non sono mancate minacce e, appunto, discriminazioni. Infatti in occasione della sfilata pride è stato predestinato uno stuolo di circa 1.100 poliziotti su tutta l’area.

Tutto si è svolto però nella calma e senza alcuna violenza, in quello che era visto anche come uno scrutinio sociale e  per la Bosnia-Erzegovina, desiderosa di mettersi definitivamente alle spalle il tragico passato di conflitti sanguinosi e avvicinarsi sempre più all’Unione europea.

-RedSara

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