Il test per scoprire l’omosessualità di una persona : quando la rabbia diventa disumanità.

Quando la rabbia diventa disumanità.

Sembra impossibile, ma è la verità. Alcuni paesi, tra cui Egitto, Camerun, Zambia, Uganda, Turkmenistan e Libano, forzano i propri cittadini a eseguire test anali obbligatori per evincere la loro sessualità. Questa pratica abominevole viene effettuata principalmente su persone sospette di omosessualità o transessualità, si ritiene con questo test fisiologico si possa trarre su carta l’orientamento sessuale dell’individuo.

Quando un ragazzo viene trovato in un locale gay o nel corso di un rapporto sessuale, mentre invia messaggi ambigui oppure solo perché apparentemente troppo effeminato, la Polizia è autorizzata a eseguire il test. A parte i danni psicologici che una data persona può subire anche a lungo a termine, oltre l’umiliazione di quest’atto aberrante,  questa pratica è considerata una vera e propria tortura proibita dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura.

Il test prevede l’inserimento di un oggetto metallico a forma ovale nell’ano. Ancora oggi non si è compreso come si dovrebbe comportare l’oggetto esterno, tantomeno chi sta subendo l’esame.  L’inventore di questa tecnica è un dottore  francese, Auguste Ambroise Tardieu, vissuto attorno all’800. Venne presto abbandonato in tutta Europa, ma le colonie francesi lo preservarono più a lungo.

Per dichiarare una persona omosessuale attraverso questa spietata invasione, bisogna osservare 6 fattori. L’esame viene eseguito mentre il paziente è gattoni su un letto a  90º. Nel 2015 un ragazzo è stato arrestato in Tunisia perché sospettato di ambiguità e sottoposto al test anale che ha illogicamente comprovato tali dubbi. Gli sono stati imputati 3 anni per sodomia.

Quindi ecco come funziona. Chi viola la privacy altrui in maniera efferata, riceve il plauso. Chi invece vuole soltanto professare amore e libertà, finisce in galera.

-RedSara

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