I ministri nella comunità lgbt

I ministri nella comunità lgbt

Ultimamente la politica italiana sta prendendo piede fra l’opinione (o indignazione) pubblica. Sembrava legittimo dedicarle almeno un articolo per sdrammatizzare la tensione prolungata nello stivale.

 

I ministri sono una parte importante del nostro sistema politico, ma come sarebbe se i ruoli venissero affibbiati alla vita quotidiana di una lesbica comune? Iniziamo.

 

  • Ministro della difesa

 

Inizialmente istituito come Ministro della guerra ha poi accorpato altre cellule che gli hanno garantito di ribattezzarsi. Impegnato soprattutto nelle operazioni militari e, appunto, nella difesa del paese. Nelle mani di una lesbica qualunque diventerebbe un porto sicuro, un luogo impossibile da approdare per le pretendenti agguerrite. Discreto sicurezza Lgbt.

 

  • Ministro dell’Istruzione

 

In questo caso non ci sono grandi presentazioni da intavolare. L’istruzione è da sempre uno dei punti forti dell’Italia, un po’ per la rigidità del sistema, un po’ per l’importanza di esso… Ma diciamoci la verità: è un po’ obsoleto. Nelle mani di una lesbica tornerebbe al suo antico lustro, solo con qualche novità in più: lezioni su stalking e controstalking, indottrinamento sulle canzoni di Hayley Kiyoko, corsi artistici con Ruby Rose e recitazione a base di Orange Is The New Black.

 

  • Ministro delle infrastrutture e trasporti

 

Tinteggio di tutte le strisce pedonali italiane in stile arcobaleno, autobus con la voce di Lauren Jauregui ad annunciare ogni fermata, film La Vita di Adele in aeroplano all’andata e Below Her Mounth al ritorno. Giusto qualche aggiustino qua e là.

 

 

  • Ministro delle politiche agricole

 

Anzitutto una ministra lesbica prenderebbe a cuore il gravissimo problema degli arcobaleni che infettano i campi agricoli cagionando epidemia omosessuale fra la popolazione. Cercherebbe di filtrare i raggi in modo che l’incidenza diminuisca il più possibile, tornando così a eguagliare le statistiche fra diverse sessualità. E poi farebbe un discorsetto con la Barilla.

 

  • Ministro della salute

 

Verrebbero immediatamente radiati i suddetti “farmaci omosessuali”, tutti quei prodotti spacciati come cura all’omosessualità. Visite psichiatriche gratuite, direttamente convenzionate: per far fronte all’andata di lelle psicopatiche e alle ex-lelle.

 

  • Ministro per la famiglia

 

Dato che ad oggi non si registrano troppi progressi in quanto a parità di diritti in ambito famigliare,una delle prime mosse sarebbe quella di riconoscere le famiglie lgbt+ la possibilità di adottare bambini. Il Congresso Famiglie diventerebbe automaticamente il Congresso Sanità Mentale, ovviamente con la compartecipazione dal Ministro della salute.

 

  • Ministro per i beni e le attività culturali

 

I Gay Pride sarebbero immediatamente consacrati ad attività culturale di rilievo! La statua di Laura Prepontroneggerebbe in piazza Spagna. Al cinema verrebbero tradotti tutti quei film lgbt sottovaluti mai doppiati in italiano! E, ciliegina sulla torta… verrebbe istituito seduta stante un museo in onore di The L World.

 

-RedSara

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