iGay, l’app per guarire dall’omosessualità

iGay, l’app per guarire dall’omosessualità

“Una malattia”, “una dipendenza” è così che viene definita l’omosessualità dall’app che promuove il ricredersi sul proprio orientamento.

Ideata dall’associazione religiosa Living Hope Ministriese battezzata con il medesimo titolo, era atterrata su tutte le piattaforme: da Amazon ad Apple arrivando al Google Play Store. Gli aprifila, però, Amazon ed Apple, hanno rimosso dai loro store l’app a seguito di una petizione lanciata da Truth Wins Out, un’associazione a difesa dei diritti LGBT, che ha raccolto ben 45 mila firme.

L’obiettivo è quello di espugnare l’app anche da Google Play Store.

Come se non bastasse, Wayne Besen, direttore esecutivo di Truth Wins Out, aveva sottoscritto e spedito una lettera a cuore aperto a Google, dove sottolineava lo stigmatizzare ed emarginare la comunità LGBT promosso dall’app in questione. In più faceva notare che vi erano consigli su come “guarire” dall’omosessualità che esortavano a rivolgersi ad un “terapeutacristiano”, oppure di “astenersi dall’agire fisicamente, ma lavorare invece sulle propria fantasia sessuale, sulla masturbazione e pornografia.” E non esistono solo questo consigli nell’app, bensì il numero ammonta a ben diciassette.

Ovviamente viene specificato che sarà un percorso lungo e faticoso, che la “redenzione” non sarà un gioco da ragazzi e che “gli atteggiamenti omosessuali sono basati sull’idea di affidarsi completamente a se stessi o dipendere da qualcun altro.” Bisogna quindi “affidarsi a Dio e cercare una relazione intima con Gesù.”

È arrivata poi anche la risposta del direttore esecutivo, Ricky Chelette, a capo dell’associazione Living Hope Ministries, che ha replicato così: “Siamo semplicemente qui per aiutare coloro che non vogliono essere gay.” A dicembre è avvenuto comunque un rimpallo fra i due direttori contrapposti, infatti Wayne aveva commentato le parole di Ricky puntualizzando quanto dannose fossero le terapie di conversione che la loro app si incaricava di patrocinare.

Al momento, quindi, l’app si trova ancora su Google Play Store, mentre dovrebbe esser stata rimossa da tutte le altre piattaforme. Speriamo venga presto debellata del tutto.

 

-RedSara

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