Censura giusto o sbagliato, questa volta tocca all’attore Sergei Polunin

Censura giusta o sbagliata, questa volta tocca all’attore Sergei Polunin

 

Imperversa il dibattito sul web: favorevoli e contrari a confronto. Dopo l’intervento censurato della casa editrice Altaforte al salone del libro, proseguono gli eventi di censura che stavolta caldeggiano minoranze discriminate per orientamento sessuale o d’ identità.

 

La reputazione precede l’attore Sergei Polunin nei suoi tour internazionali. Prima si è trattato di Parigi, che non ha peritato a depennarlo dal suo ruolo a causa di tatuaggi eloquenti stampati su torso e mano (il primo raffigurerebbe Putin e l’altro l’Ucraina russa). Adesso è una famosa associazione Lgbt di Verona che invita il sindaco a sospendere la piéce Romeo e Giulietta dove l’ambiguo attore investe i panni del protagonista. Sergei si sarebbe infatti reso promotore di calunnie omofobe e sessiste che hanno aizzato controversie.

Si scatenano i commenti su internet rivendicando la presa di posizione come “offensiva” e paradossalmente “discriminatoria”.

“Si può essere fessi e grandi ballerini. A Verona, Polunin viene a ballare non a dire fesserie dal palcoscenico: impedirgli di fare il suo mestiere significa limitarne la libertà in nome, paradossalmente, della libertà,” scrive un blogger, paragrafando l’articolo.

È forse la prima volta che le minoranze ottengono una mera vittoria in quanto a opinione pubblica. È sbagliato o incoraggiante?

-RedSara

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