La scala di Kinsey e la sua teoria del “siamo tutti bisessuali”, fai il test e scopri il tuo livello di omosessualità

Oggi mettiamo a vostra disposizione la “Scala di Kinsey” che, a quanto detto da quest’ultimo, riesce a calcolare il vostro livello di omosessualità.

Quanto sei lella su una scala che va da zero a sei, dove zero rappresenta “per niente” e sei indica “di brutto”?

Tale scala, detta appunto “scala Kinsey” non è altro che un sistema di classificazione degli orientamenti sessuali nell’essere umano, ideata dal biologo e sessuologo statunitense Alfred Kinsey.

Essa rappresenta uno dei primi tentativi di introdurre il concetto di una sessualità fluida, le cui sfaccettature non siano rappresentate in compartimenti stagni, ma secondo un criterio di gradualità.

Lo scienziato voleva dimostrare che la linea di confine tra eterosessualità e omosessualità non era così netta. Ma molto più tendente alla bisessualità, leggera o accentuata, essendo questa presente nei numeri da 1 a 5 della scala, ed esclusa solo dai numeri 0 e 6.

Un’idea che poteva rivoluzionare il mondo, se solo fosse stata accolta nel modo giusto e non frenata dai soliti conservatori.

La scala è formata da sette livelli che vanno da 0, che indica una tendenza esclusivamente “eterosessuale” a 6 che indica invece una propensione esclusivamente “omosessuale” mentre nel centro, 3, si collocano coloro in cui le tendenze etero e omosessuali si equivalgono (bisessuali); infine in mezzo ai tre poli ci sono le relative “sfumature”:

 

Livelli    Valutazioni

0 Esclusivamente eterosessuali.

1 Prevalentemente eterosessuali, ma in alcune circostanze con tendenze omosessuali.

2 Prevalentemente eterosessuali, ma con una forte componente omosessuale.

3 Le tendenze eterosessuali e omosessuali si equivalgono (bisessualità).

4 Prevalentemente omosessuali, ma con una forte componente eterosessuale.

5 Prevalentemente omosessuali, ma in alcune circostanze con tendenze eterosessuali.

6 Esclusivamente omosessuali.

 

I risultati che Kinsey aveva raggiunto col primo campione (Rapporto Kinsey) erano, a tutti gli effetti, sconcertanti per l’epoca. Quasi il 46% dei soggetti maschi aveva interagito sessualmente con persone di entrambi i sessi nel corso della sua vita adulta e il 37% aveva avuto almeno un’esperienza omosessuale.

L’ 11.6% degli uomini tra i 20 e i 35 anni aveva ricevuto un punteggio di 3.

Lo studio aveva riportato anche che, il 10% degli intervistati erano stati più o meno esclusivamente omosessuali per almeno tre anni nell’età tra i 16 e i 55 anni (punteggi dal 5 al 6 della scala).

Mentre il 7% delle donne single tra i 20 e i 35 anni e il 4% di donne tra i 20 e i 35 anni che erano state sposate, avevano ottenuto un punteggio di 3 sulla scala.

Dal 2% al 6% delle donne di età tra i 20 e i 35, un punteggio di 5 e tra l’1% e il 3% delle donne non sposate tra i 20 e i 35, un punteggio di 6.

Si evince che il tentativo di classificare gli orientamenti sessuali umani mediante questa scala prettamente indicativa non è fisso per l’intero arco della vita, ma è molto spesso soggetto a variazioni che possono essere piuttosto significative.

Pertanto un’accusa a lui rivolta è stata quella di aver usato un “campione non casuale” che mal spiegava la realtà perché includeva ex-detenuti e persone che si erano prostituite.

 

In seguito, questa scala è stata modificata con l’aggiunta di un ulteriore grado che stesse ad indicare l’asessualità, graficamente data da una “X” e posta dopo il sesto livello.

 

Però non sentitevi categorizzati da Kinsey! Il suo tentativo era, al contrario, quello di rendere più fluide le categorie esistenti, che è lo stesso scopo che ci proponiamo noi oggi. A tal proposito, siamo tutti parte di un’unica realtà, perciò facciamo in modo che l’arcobaleno risplenda per tutti.

 

«Il mondo non è diviso in pecore e capre. Non tutte le cose sono bianche o nere. È fondamentale nella tassonomia che la natura raramente ha a che fare con categorie discrete. Soltanto la mente umana inventa categorie e cerca di forzare i fatti in gabbie distinte. Il mondo vivente è un continuum in ogni suo aspetto. Prima apprenderemo questo a proposito del comportamento sessuale umano, prima arriveremo ad una profonda comprensione delle realtà del sesso»

(Alfred Kinsey, Il comportamento sessuale dell’uomo, 1948.)

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Kla Canepari

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