Claudia Pandolfi: ” Se ho ricevuto delle avances da donne? Si e le ho anche accettate a dirla tutta”

Claudia Pandolfi e la sessualità fluida.

Claudia Pandolfi è quel genere di attrice che non puoi far a meno di ammirare. La sua popolarità è iniziata con la fiction “Un medico in famiglia” e “Distretto di Polizia”, tra fine anni novanta e inizi anni duemila. Erano ancora i tempi in cui ero etero: eppure ho sempre guardato con occhi diversi questa donna. Guardavo le fiction solo perché c’era lei. I suoi occhi, la sua bocca, il suo sorriso, la sensualità naturale in qualsiasi suo gesto.

Se c’era una cosa su cui avrei scommesso dei soldi era sulla totale eterosessualità di Claudia Pandolfi. Nota al gossip per il matrimonio lampo con Massimiliano Virgili, che ha mollato dopo qualche giorno dal matrimonio per buttarsi tra le braccia dell’ex vj Andrea Pezzi, Claudia continua a fare sempre scalpore. (e ad essere sempre una bellissima donna: chi non ha mai visto le foto del suo calendario pubblicate su Max?)

Questa volta lo ha fatto con le dichiarazioni che ha rilasciato qualche giorno fa:

Perché piaccio molto agli omosessuali? Perché sono un po’ lesbica dentro. Ho sempre voluto capire di quante sfumature fosse fatta la mia sessualità. Sono eterosessuale, non è una novità per nessuno, ma non mi sono mai preclusa nessuna strada. Sono sempre stata una donna molto aperta.Se ho ricevuto avances dalle donne? Sì, e le ho anche accettate, a dirla tutta

Il primo bacio con una donna Claudia l’ha dato nella fiction Le amiche del cuore, del 1998 (appena diciottenne) diretto dal regista Michela Placido, ma tiene a precisare che non ho mai avuto nessuna storia, sia ben chiaro”. Visto il tema del film appena uscito nelle sale cinematografiche, Se son rose di Leonardo Pieraccioni, il perché della necessità di rilasciare questa dichiarazione non è ben chiara. Il film parla di ex che ritornano da un passato ormai sepolto per il protagonista (tematica a noi lesbiche ben nota).

Trovata pubblicitaria per invogliare le persone ad andare al cinema?

Claudia conclude l’intervista dicendo che si è lasciata andare alle emozioni e non guardando il sesso della persona che aveva di fronte. E’ stata la psicologa americana Lisa Diamond che ha utilizzato per la prima volta il termine “sessualità fluida” ossia l’attrazione sessualevariabile e consapevole che oscilla tra il sesso opposto e le persone del proprio sesso, senza alcuna etichettatura, in maniera flessibile, in base alle circostanze.

Secondo alcune ricerche le donne oscillano più degli uomini, perché sono più propense ad avere esperienze omosessuali rispetto agli uomini, sono più tendenti ad esplorare in maniera concreta i propri bisogni. A volte questa ricerca può far sentir confuse, ma è anche un modo per dare sfogo ad un’energia interiore che trova sfogo nell’atto sessuale in sé. Si potrebbe pensare quindi ad una innata bisessualità di ciascuno di noi (sbagliando): il fluid sex copre anche le altre variabili dell’orientamento sessuale, come per esempio l’asessualità (e relative sfumature) o la pansessualità, che è caratterizzata dall’attrazione erotico-sessuale per più generi.

Tutte queste prospettive di attrazione sessuale vanno quindi ben oltre la definizione di genere maschio-femmina, ma comportano un discorso che riguarda l’identità di genere, che guarda più all’individuo che alle etichette.

Ed è quello che ha sperimentato Claudia Pandolfi, la cui biografia amorosa evidenzia un’anima vivace, ma comunque eterosessuale. Eppure io ci spero ancora. Alice (L Word) diceva : “Molte sono etero finchè non lo sono più”.

-Zia Ileander

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